Nel 2013 in Danimarca, è stata fondata da 5 giovani trentenni europei Bending Spoons, una start up che idea, sviluppa, distribuisce e promuove app di ogni genere.
Un anno dopo, gli ideatori hanno deciso di portarla in Italia, a Milano.
La scelta del nome non è di certo frutto della fantasia, ma fa riferimento al ragazzino del film Matrix, capace di piegare un cucchiaio con la mente. Simboleggia l’aspirazione a realizzare imprese apparentemente impossibili.
La giovane software house vanta di oltre 176 milioni di download, 12 milioni di utenti attivi al mese e centinaia di migliaia di persone che ogni giorno scaricano una delle loro app.
Tra le app più conosciute c’è quella per il Fitness, che permette all’utente di allenarsi a casa senza pagare nessun abbonamento in palestra; e ReadIT, un nuovo modo di leggere pensato per i giovani, trasformando i racconti in chat tra i protagonisti. L’app oggi vanta di ben 15 mila nuovi utenti al giorno.
La chiave vincente risiede proprio nella scelta di un nuovo modello di business: anziché puntare su un’unica app, ha scelto di scommettere su un portfolio di titoli che interessa ambiti diversi, ma tutti caratterizzati dall’avere un bacino di utenti massivi e globali. Questo permette di sfruttare economie di scala.
Secondo quanto riportato dalla società di Business Intelligence Sensot Tower, l’azienda italiana è al nono posto nella classifica dei primi 10 app publisher del mondo. Subito dopo, vi sono i grandi come Netflix e Spotify.
La ricetta del successo di Bending Spoons si basa su tre ingredienti: tecnologia, che automatizza le mansioni manuali; i dati, perché le decisioni sono basate su modelli matematici per predire il comportamento degli utenti in futuro; e le persone.
Infatti, l’elemento importante che distingue l’azienda è proprio il “ fattore umano”: con ben 85 dipendenti, tutti giovani con un età media di 28 anni, in questo nuovo anno punta ad assumerne altri 50!