Il 4 marzo 2019 il ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio ha presentato alle Officine grandi riparazioni di Torino il Fondo Nazionale Innovazioni, uno strumento previsto nella legge di bilancio per sostenere le startup e le pmi innovative nel percorso di crescita e di exit.
Il fondo conta un miliardo di euro da investire nelle venture capital italiane attive nei settori di intelligenza artificiale, blockchain, healthcare, agritech, foodtech, fintech, made in Italy, creatività, new material, space, greentech e social innovation.
Il progetto, articolato in tre anni, parte a Maggio con l’obiettivo di raddoppiare l’investimento ed arrivare a due miliardi di euro.
Non si tratta propriamente di soldi pubblici, in quanto il fondo sarà gestito da Cassa depositi e prestiti (Cdp), che fornirà 440 milioni di euro, ottenuti dalle riserve di risparmio postale degli italiani e dai ricavi da partecipazioni in portafoglio. Altri 440 milioni di euro arriveranno da Invitalia, la società di gestione del risparmio dedicata al venture capital. Saranno due le tipologie di investimento previste: l’investimento diretto, in startup e pmi innovative, e quello indiretto, che si basa su altri fondi per puntare su più società promettenti.
“L’investimento su questo fondo è strategico per la nostra economia, per la nostra conoscenza e per far restare qui i giovani” sostiene il Ministro dell’Economia Luigi Di Maio. “Non mi interessa quanto consenso avrà, ma sarà strategico per i prossimi dieci, quindici anni. Investire in innovazione significa lasciare sul territorio molti giovani. E’ già in programma una seconda presentazione a Napoli, quando il fondo sarà totalmente operativo!”.
Non è però l’unico investimento fatto per la crescita e lo sviluppo delle start up. E’ stato annunciato un voucher di 40 mila euro per le pmi che decideranno di ingaggiare un innovation manager, dando alle imprese l’opportunità di avere un personale competente della digitalizzazione.