Stripe, nata a San Francisco nel 2011, è un’azienda che offre tecnologie per accettare pagamenti online in maniera semplice, conveniente e sicura.
Nel 2019 scende in campo anche in Italia, dando la possibilità a tutti gli imprenditori di e – commerce, di gestire pagamenti e transazioni in un modo del tutto nuovo.
La piattaforma Stripe è stata scelta da grandi aziende “tech” in tutto il mondo, quali Kickstarter, Facebook, Booking, Uber e tante altre. In Italia, negli scorsi mesi è già stata utilizzata in versione “beta” da Leroy Merlin, Musement, Arduino e altri marchi.
Si tratta di un servizio dedicato alle imprese che vendono online. Il funzionamento, dal punto di vista tecnico, richiede solo poche righe di codice da inserire nel proprio sito. E il servizio consente di implementare nel proprio e-commerce le tipologie di pagamento più usate in oltre 135 Paesi del mondo.
Stripe ha deciso di lanciare sul mercato italiano quattro software specifici per semplificare e rendere più fluide e sicure tutte le fasi di una transazione.
1) Checkout, che attraverso poche righe di codice permette di gestire al meglio i flussi di pagamento.
2) Connect, la piattaforma di pagamenti globale per i marketplace e le piattaforme “off the shelf”.
3) Billing, la piattaforma di fatturazione globale per imprese che offrono servizi SaaS e piani di abbonamento.
4) Radar, uno strumento di lotta alle frodi , che utilizza sistemi di machine learning basati sul comportamento degli acquirenti degli oltre un milione di merchant che utilizzano Stripe.
“Da oggi le aziende italiane possono integrare molto più facilmente un’infrastruttura che risolve con grande semplicità tutte le maggiori problematiche in tema di pagamenti e tesoreria, come accettazione, ottimizzazione della conversione, riconciliazione o conformità PCI.” Spiega Alessandro Astone, country manager italiano di Stripe. “Abbiamo un team dedicato, che sarà in grado di supportare al meglio la creatività del Made in Italy per crescere in nuovi mercati e a venire in contatto con nuovi clienti da ogni angolo del globo sia che si tratti di un sito di eCommerce, di un marketplace o di un’azienda che offre servizi in abbonamento.”
Al momento in Italia sono ancora poche le aziende che puntano sull’e-commerce; infatti solo il 12% delle piccole e medie imprese è attivo in Rete. L’obiettivo di Stripe è di contribuire a portare questa percentuale al 30-40% entro un arco temporale di 3-4 anni.